lineaitaliapiemonte.it | 06 ottobre 2025, 10:17

Auto, il settore artigiano è penalizzato dalla difficoltà di reperimento di personale con competenze digitali elevate

Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino: «la filiera auto si conferma un sistema a forte radicamento artigiano centrale per l’occupazione e la competitività, ma le imprese faticano a reperire personale qualificato»

Auto, il settore artigiano è penalizzato dalla difficoltà di reperimento di personale con competenze digitali elevate

TORINO - La filiera auto rappresenta un settore strategico per l’economia nazionale e regionale. L’artigianato della filiera si concentra quasi interamente (97,5%) nella Riparazione e manutenzione di autoveicoli e motocicli (69.823 imprese artigiane). 

A livello regionale per il comparto della Manutenzione al II trimestre 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024, si rileva per il totale imprese un incremento maggiore per il Piemonte (+1,7%) passando a 8.458 (6.484 artigiane).

Rispetto all’anno precedente nel II trimestre 2025 le imprese totali del settore Riparazione e manutenzione di carrozzerie di autoveicoli il Piemonte osserva una crescita del numero di imprese (+3,9%) passando a 3.065 (2.242 artigiane).

Ma nonostante la crescita del numero di imprese, l’artigianato della filiera auto deve fare i conti con la difficoltà di reperire personale qualificato con competenze digitali elevate.

«La filiera auto si conferma un sistema a forte radicamento artigiano – commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino - centrale per l’occupazione e la competitività, ma chiamato ad affrontare sfide decisive legate all’innovazione tecnologica, alla sostenibilità e alla capacità di attrarre nuove professionalità più green. Inoltre, dopo la fiammata inflazionistica del 2022-2023, i prezzi di manutenzione dei veicoli nei primi sette mesi del 2025 crescono del 2,8% a fronte del +4,3% della media UE segnando la miglior performance tra i principali paesi europei: Germania (+5,6%), Spagna (+3,3%) e Francia (+3,2%). Tuttavia, le imprese faticano a reperire personale qualificato con competenze digitali elevate e tecnologie green».

L’analisi dei dati del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere-Ministero del Lavoro e Politiche Sociali mostra che nel 2024 le imprese ricercano 39mila meccanici artigianali e riparatori di automobili a cui nel 52,9% dei casi sono richieste competenze di applicare tecnologie digitali ed al 72,6% viene richiesta la capacità di gestire prodotti e tecnologie green.

Per il 17,9% delle entrate vi è una elevata richiesta di capacità di applicare tecnologie digitali (necessità di livello medio-alto e alto) per innovare e automatizzare i processi, come l’uso di intelligenza artificiale, cloud computing, Industrial Internet of Things, data analytics e big data, realtà virtuale ecc.

Le regioni con una quota più ampia di entrate a cui sono richieste competenze digitali elevate sono Molise (47,4%), Abruzzo (27,7%) e Sardegna (26,6%) mentre Il Piemonte registra una quota di entrate pari a 18,4% a cui sono richieste competenze digitali elevate.

Inoltre, le imprese del settore confermano una spiccata vocazione alla sostenibilità ambientaleNel 2024 in Piemonte il 23,8% delle entrate previste di meccanici e riparatori di autoveicoli c’è elevata necessità di green-skill, denotando quanto siano importanti nello svolgimento del mestiere le competenze specifiche di gestire prodotti e tecnologie green.

«Il crescente utilizzo della tecnologia nella filiera auto profila una domanda di lavoro delle imprese di autoriparazione caratterizzata da una maggiore diffusione di competenze digitali - conclude De Santis - Inoltre, le imprese del settore confermano una domanda di lavoratori con una spiccata vocazione alla sostenibilità ambientale. Basti pensare che Torino è tra le province con una maggior diffusione delle auto ibride ed elettriche nel 2024 con 11.990 auto ogni 100mila circolanti»