lineaitaliapiemonte.it | 02 ottobre 2025, 10:29

Nuova aggressione al Pronto soccorso di Ciriè, Nursing Up chiede interventi immediati

«Non possiamo più tollerare che la sicurezza del personale sanitario sia affidata al caso» afferma Marco Boccacciari, referente sindacale Nursing Up per l’ASL TO4

Nuova aggressione al Pronto soccorso di Ciriè, Nursing Up chiede interventi immediati

CIRIÈ - Ancora una aggressione al Pronto Soccorso dell’ospedale di Ciriè. Il 30 settembre, un paziente, già protagonista di azioni violente nei confronti del personale sanitario, ha colpito con calci e pugni medici, infermieri e operatori sanitari. 

Il primario è stato aggredito, mentre uno dei medici in servizio in pronto soccorso è rimasto gravemente ferito. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri.

«Non possiamo più tollerare che la sicurezza del personale sanitario sia affidata al caso – afferma Marco Boccacciari, referente sindacale Nursing Up per l’ASL TO4 – Gli operatori non possono entrare in servizio con la consapevolezza che potrebbero essere aggrediti da un momento all’altro. La Direzione aziendale è stata più volte messa al corrente della situazione, ma non sono seguite azioni concrete: solo parole. Ora è la Regione che deve assumersi la responsabilità e pretendere un cambio di passo immediato».

Il sindacato sottolinea che la gravità di quanto accaduto a Ciriè non rappresenta un episodio isolato, ma il riflesso di una condizione diffusa in molti pronto soccorso piemontesi, dove la carenza di personale e la mancanza di misure di sicurezza efficaci alimentano tensione e rischi quotidiani.

«La Regione deve intervenire con decisione: serve un piano straordinario per la sicurezza negli ospedali e serve subito», conclude Claudio Delli Carri, segretario regionale Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta.