TORINO - Il Politecnico di Torino conferma la sua posizione tra le migliori università del mondo nella nuova edizione del QS World University Rankings 2026, la più significativa classifica del panorama accademico internazionale.
Un risultato particolarmente significativo se si considera che quest’anno sono stati valutati quasi 3000 atenei in più rispetto allo scorso anno (8467 contro 5663), e di questi 1501 (di cui 43 in Italia) sono entrati nel ranking, rispettando i requisiti minimi per alcuni parametri di valutazione. Quindi, il Politecnico ha mantenuto praticamente inalterata la sua posizione mondiale assoluta (242° posto nel 2026 contro il 241° nel 2025), pur dovendosi confrontare con numerosi nuovi competitor. Inoltre, conferma la 5a posizione tra gli atenei in Italia.
Tutti i numeri del Politecnico
Crescono, rispetto ai dati delle altre università internazionali, gli indicatori che esprimono la valorizzazione delle citazioni presenti nelle pubblicazioni scientifiche internazionali prodotte dalle ricercatrici e dai ricercatori del Politecnico – Citations per Faculty – che consentono di passare dalla 254a alla 230a posizione, e l’opinione dei datori di lavoro sulla preparazione di laureati e laureate del Politecnico (rispetto all’Employer Reputation si passa dal 165° al 164° posto).
Si scende invece di 7 posizioni (356a contro la 349a dello scorso anno) rispetto agli studenti internazionali (sebbene il nuovo indicatore International Student Diversity introdotto in via sperimentale quest’anno e non ancora utilizzato per il ranking veda il Politecnico di Torino al 3° posto tra gli Atenei italiani e al 324° posto assoluto); si scende anche nel parametro che valuta l’International Research Network (366° contro il 297°), tematiche identificate come cruciali in questo mandato rettorale e su cui – anticipandone il valore strategico – l’Ateneo ha già adottato contromisure, mettendo in campo forti azioni di posizionamento e varando il nuovo piano strategico per un Ateneo Internazionale, che darà i suoi frutti nei prossimi anni.
L'analisi del Rettore
«Siamo stabili in un periodo di feroce competitività, con sempre più università che entrano nella valutazione, e questa per noi è un’ottima notizia» analizza il Rettore Stefano Corgnati.
«I risultati ci mostrano inoltre come la strada intrapresa dall’attuale governance dell’ateneo sia corretta: sono necessari continui e solidi investimenti per ritrovare, e consolidare, una fondamentale dimensione internazionale. La direzione da confermare è quindi quella di perseguire nello sforzo intrapreso nella definizione di un solido network con le top university mondiali, così da rafforzare sia la propria presenza istituzionale sia il piano di attrazione per i migliori studenti e ricercatori. Occorre altresì pensare a strutture di supporto e strumentali che consentano di complementare l’azione di un Ateneo pubblico come il nostro, così da crescere in competitività su tutte le missioni istituzionali».
La QS World University Rankings, pubblicata ogni anno da Quacquarelli Symonds (QS), è una delle più note classifiche universitarie al mondo. A guidare la classifica del QS World University Rankings 2026 si conferma il Massachusetts Institute of Technology (MIT), mentre l’Imperial College London mantiene la seconda posizione e la Stanford University scala la terza; le università di Oxford e Harvard perdono entrambe una posizione classificandosi rispettivamente quarta e quinta.
Nel marzo scorso il Politecnico aveva ottenuto ottimi risultati nel QS World University Rankings by Subject 2025 per Storia dell’arte – 11° posto mondiale – e Architettura e Ambiente Costruito – 20a posizione mondiale.
lineaitaliapiemonte.it | 19 giugno 2025, 15:56
Per il QS World University Rankings il "Poli" di Torino ancora una volta tra i primi 250 atenei del mondo
«Siamo stabili in un periodo di feroce competitività, con sempre più università che entrano nella valutazione, e questa per noi è un’ottima notizia» analizza il Rettore Stefano Corgnati
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