Cronaca | 12 giugno 2025, 14:32

Sicurezza sul lavoro, cinque aziende irregolari tra Torino e provincia

Ventiquattro le imprese controllate dai Carabinieri, nove i lavoratori in nero scoperti. Quasi cinquantamila euro di sanzioni

Sicurezza sul lavoro, cinque aziende irregolari tra Torino e provincia

TORINO - A maggio i Carabinieri del Comando Provinciale di Torino hanno controllato ventiquattro aziende in Torino e Provincia: cinque di queste sono risultate irregolari, rilevando nove lavoratori su diciotto impiegati “in nero”, con conseguente sospensione dell’attività imprenditoriale.

In particolare, in una ditta edile operante con cantiere nel centro del capoluogo piemontese, sono stati trovati tre lavoratori extracomunitari, di cui uno irregolare sul territorio italiano, impiegati “in nero”: questi operavano su di un tetto senza che la ditta appaltatrice mettesse in atto le misure idonee atte ad impedire il rischio cadute.

Nel quartiere San Salvario sono state sottoposte a controllo due attività commerciali: una panetteria con quattro lavoratori “in nero”, oltre a riscontrare la mancanza del Documento di valutazione dei Rischi e rilevando la presenza di sistema di videosorveglianza non autorizzato nei luoghi di lavoro; pertanto l’attività imprenditoriale è stata immediatamente sospesa sino al ristabilirsi delle condizioni idonee alla ripresa dell’attività lavorativa. In un secondo caso, un bar, è stata riscontrata la presenza di sistema di videosorveglianza nei luoghi di lavoro senza preventiva autorizzazione dell’Ispettorato Competente.

In via Nizza di Torino, un locale di somministrazione alimenti da asporto è risultato aver impiegato due lavoratori in nero, oltre ad aver installato un impianto di videosorveglianza nei luoghi di lavoro senza preventiva autorizzazione dell’Ispettorato del lavoro competente: anche in questo caso l’attività imprenditoriale è stata sospesa sino alla regolarizzazione dei dipendenti. Analoga sorte è toccata ad un bar di Pianezza (TO): anche qui è stata riscontrata la presenza di sistema di videosorveglianza nei luoghi di lavoro senza preventiva autorizzazione dell’Ispettorato Competente.

Tutti i titolari delle attività menzionate sono stati deferiti all’autorità giudiziaria competente per le determinazioni del caso e sono state elevate ammende pari ad euro 20.500 nonché sanzioni amministrative pari ad euro 49.247.

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