TORINO - È stato inaugurato a Borgo Dora il nuovo sistema di drenaggio sviluppato da Smat in collaborazione con il Politecnico di Torino.
L'opera permetterà di risolvere il problema degli allagamenti che si manifestano durante gli eventi temporaleschi più intensi causati dalla tropicalizzazione del clima.
«L'aumento in termini numerici e di intensità dei cosiddetti eventi metereologici estremi, connesso al cambiamento climatico, richiede un impegno continuo nella ricerca di soluzioni atte a diminuire la vulnerabilità dei sistemi naturali e socioeconomici, rafforzando la capacità di resilienza del territorio, in particolare negli ambiti urbani caratterizzata da elevati livelli di impermeabilizzazione e alta densità, in una sfida che va affrontata in modo integrato col contributo di tutti", ha spiegato l'assessora alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta.
«In questo luogo simbolo della Città di Torino, il cosiddetto Balon, sono stati effettuati radicali e impegnativi interventi di modifica delle rete di raccolta e di scarico delle acque meteoriche nella Dora Riparia, sostenendo un costo totale di oltre 5 milioni di euro. I risultati positivi sono già stati verificati a seguito degli ultimi eventi temporaleschi che si sono abbattuti sulla Città: le soluzioni adottate consentiranno di evitare gli allagamenti degli scantinati, dei magazzini e dei negozi ai quali la zona era spesso sottoposta» ha sottolineato il presidente di Smat, Paolo Romano.
I dettagli dell'intervento
L'area oggetto dell'intervento è infatti tra le più basse di Torino e raccoglie le acque di scorrimento superficiali e di drenaggio provenienti da via della Consolata, piazza Palazzo di Città, piazza della Repubblica, via San Pietro in Vincoli per una superficie totale fortemente impermeabilizzata di oltre 640mila metri quadri.
Il progetto completo ha previsto la creazione di tre stazioni di sollevamento, una vasca di espansione, il potenziamento della rete di raccolta e drenaggio attraverso la posa di quattro nuove condotte, per una lunghezza complessiva di 510 metri, delle quali un collettore scatolare di dimensioni 160 x 100 cm, lungo 270 metri e la realizzazione di due nuovi sfoci nella Dora Riparia, con valvole di ritenuta e attivazione di 7 pompe di scarico in caso di piena della Dora.
Le soluzioni tecniche adottate rispondono alle indicazioni dello studio realizzato dal Politecnico di Torino in collaborazione con il Centro Ricerche Smat che aveva individuato una forte carenza infrastrutturale nello smaltimento delle acque con frequenti allagamenti quando l’altezza di pioggia caduta supera i 100 mm/ora.
Il nuovo sistema di drenaggio si inserisce nel più ampio piano di riqualificazione di tutto il quartiere interessato anche da lavori di manutenzione del suolo e riqualificazione degli spazi pubblici con fondi Pinqua che prevedono anche l'utilizzo di soluzione improntate sulla resilienza climatica.
Gli interventi, il cui costo complessivo è di 2 milioni e 400mila euro, miglioreranno lo stato dei luoghi nell’area compresa tra piazza della Repubblica, via Cigna, il fiume Dora Riparia e corso XI Febbraio, e si concluderanno entro la fine dell'anno.
Insieme alla manutenzione della pavimentazione lapidea storica e al ripristino delle lastre mancanti, sostituite negli anni da pavimentazioni bitumate, è prevista la realizzazione di isole permeabili e di verde urbano attrezzate per la sosta pedonale e la mobilità dolce, nel rispetto della vocazione del borgo, luogo di attività commerciali all’aperto e itineranti.
Grande attenzione è stata posta al tema dell’accessibilità, con l’abbattimento delle barriere architettoniche e con alcuni interventi che aumenteranno la sicurezza degli accessi alle scuole presenti nella zona. Verrà inoltre ripristinata la storica modalità di regimazione delle acque meteoriche.