TORINO – Secondo un recente studio della CGIA di Mestre, in Italia mancano 22mila camionisti. Negli ultimi dieci anni le imprese di autotrasporto hanno registrato una flessione di 21.248 unità: nel 2013 erano 101.935, nel 2023 sono scese a 80.687.
Nella classifica regionale il Piemonte si posiziona al quinto posto con un “meno” 2.907 unità. Alla fine del 2013 le imprese di autotrasporto erano 7.042, a fine 2023 si erano ridotte a 4.927 con una contrazione del 20,84%, superiore alla media nazionale.
A Torino le imprese sono 2.962, Cuneo ne conta 1112, Novara 376, Asti 357, Vercelli 190, Biella e Verbania 140. A livello regionale le situazioni più critiche si sono verificate in Valle d’Aosta con una contrazione del 33,7%, in Friuli-Venezia Giulia del 32,3%, nel Lazio del 30,7%, in Liguria del 30%.
«Le imprese dell’autotrasporto sono state penalizzate dalle diverse crisi economiche che si sono succedute e da una situazione di perenni rincari che hanno colpito duramente il comparto, generando un ridimensionamento del volume d’affari» il commento di Giovanni Rosso, presidente autotrasporto Confartigianato Imprese Piemonte.
«L’ipotesi di rialzo delle accise sul gasolio, previsto dal Piano strutturale di bilancio presentato lo scorso 28 settembre dal governo potrebbe rappresentare un’ulteriore mazzata per il comparto già a rischio estinzione. Inoltre, molti camionisti a breve andranno in pensione e, nel settore, il ricambio generazionale viene attivato solo in minima parte».