lineaitaliapiemonte.it | 04 giugno 2024, 12:21

In Piemonte la cassa integrazione cresce del 49,4% in quattro mesi, Torino la più cassintegrata d'Italia

Resi noti i dati del Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della UIL Nazionale: in Piemonte da gennaio ad aprile le ore di cassa integrazione in aumento del 49,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Torino, con 10.595.130 ore, è la provincia più cassaintegrata d’Italia, seguita da Roma e Taranto. Cortese, segretario generale Uil Piemonte: “ Nei prossimi 18 mesi è facile preventivare lunghi periodi di utilizzo degli ammortizzatori sociali, in attesa della produzione della nuova 500 ibrida che dovrebbe iniziare nel 2026”

In Piemonte la cassa integrazione cresce del 49,4% in quattro mesi, Torino la più cassintegrata d'Italia

In Piemonte, nei primi quattro mesi del 2024, come evidenziano i dati del Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della UIL Nazionale, sono state richieste 16.047.141 ore di cassa integrazione, in aumento del 49,4% rispetto allo stesso periodo del 2023 (+61,5% ordinaria, +40,1% straordinaria, -86% in deroga).

A livello nazionale sono state autorizzate 169.794.234 ore, con un incremento del 16,8%.

Dati provinciali

L’andamento nelle province piemontesi, nel confronto tra il primo quadrimestre 2024 e 2023, è stato il seguente: Biella +138,4%, Verbania +91,9%, Novara +86,4%, Torino +75,6%, Alessandria +19,1%, Vercelli +12,1%, Asti -5,6%, Cuneo -60,7%.

Torino, con 10.595.130 ore, è la provincia più cassaintegrata d’Italia, seguita da Roma e Taranto.

Settori produttivi

Nella nostra regione, la variazione percentuale della cassa integrazione per settori produttivi ha registrato: +59,3% Industria, +22,8% Edilizia, -32,2% Commercio, per un totale di +49,4%.

I dati fanno emergere le difficoltà del tessuto produttivo piemontese

“I dati sulle richieste di cassa integrazione nei primi quattro mesi dell’anno fanno emergere le difficoltà del tessuto produttivo ed economico della nostra regione. Torino, in particolare, torna ad essere la provincia con il maggior utilizzo di ammortizzatori sociali, sia per le tante crisi aziendali in corso (Lear, Te Connectivity, Del Grosso per citarne alcune) sia, soprattutto, per la pesante situazione nello stabilimento Stellantis di Mirafiori” afferma Gianni Cortese, segretario generale Uil Piemonte.

Nei prossimi 18 mesi si prevedono lunghi periodi di utilizzo di ammortizzatori

Continua Cortese: “Nei prossimi 18 mesi è facile preventivare lunghi periodi di utilizzo degli ammortizzatori sociali, in attesa della produzione della nuova 500 ibrida che dovrebbe iniziare nel 2026. Per l’automotive, così come per gli altri settori produttivi, investiti da profonde trasformazioni che richiedono nuovi processi e prodotti, bisogna mettere in atto anche percorsi di aggiornamento e riqualificazione delle competenze, accompagnati da ricambi generazionali, per dare sicurezza occupazionale e rendere attrattivo il territorio della nostra regione”.

Redazione