E insomma, tanto tuonò che piovve: alla fine, anzi alla fine di giugno, i pezzi di ricambio delle vetture Leapmotor, vetture che saranno commercializzate in Europa tramite la joint venture Stellantis-Leapmotor, saranno stoccati presso la Mopar di Rivalta, in provincia di Torino.
Entro il 2024 in Europa 200 punti vendita Leapmotor
D'altra parte era stato annunciato a chiare lettere nel comunicato stampa di Stellantis del 14 maggio di quest'anno: “Leapmotor International, un’azienda in quote 51:49 guidata da Stellantis, punta a ridefinire il futuro dei veicoli elettrici attraverso tecnologie innovative e un modello di integrazione verticale onnicomprensivo. I piani di sviluppo di Leapmotor International prevedono una rapida crescita, che contribuirà a generare valore sia per Leapmotor sia per Stellantis. Leapmotor International inizierà a operare in Europa entro settembre 2024 raggiungendo entro la fine dell’anno i 200 punti vendita”.
E se arrivano le auto(elettriche) devono arrivare anche i relativi pezzi di ricambio che, appunto, saranno stoccati in quel di Rivalta.
“L'arrivo delle case cinesi è ormai un fatto, diventi opportunità”
La comunicazione, resa nota oggi ai sindacati, è salutata con un certo ottimismo dalla Fiom, per la serie: se non puoi fermare l'onda almeno adoperati per riuscire a cavalcarla.
Il segretario generale della FIOM-CGIL di Torino e Gianni Mannori responsabile Fiom Mirafiori dichiarano: «La comunicazione di oggi è il segno tangibile che le vetture della Leapmotor saranno commercializzate nel nostro continente. L’arrivo delle case costruttrici cinesi è ormai un dato di fatto che, dal nostro punto di vista, deve essere sfruttato in positivo. Sarà infatti necessario non limitarsi alla commercializzazione, ma arrivare in tempi brevi alla fabbricazione di auto cinesi in Europa, con la costruzione di nuove fabbriche e l’assunzione di nuovo personale, oppure l’assegnazione di modelli negli stabilimenti già esistenti. Ovviamente noi candidiamo Torino per ospitare i produttori cinesi che venendo nel nostro territorio troverebbero capacità e competenze. Così come sarebbe utile portare a Mirafiori la produzione di modelli Leapmotor che consentirebbero di innalzare le produzioni e mettere un altro tassello per il rilancio del nostro storico stabilimento e la città di Torino in generale».
I fattori necessari
Sempre che, come aveva avvertito il buon Tavares, Ceo del gruppo, tutti i fattori (costo dell'energia, rete di ricarica, strumenti di supporto al mercato, attività per incoraggiare la conversione e la riqualificazione e “un ambiente imprenditoriale favorevole”) facciano da necessario corollario.