l ministro dell'Interno Matteo Piantedosi alla Camera dei Deputati ha relazionato sui fatti di Pisa che hanno visto scontri tra polizia e manifestanti ricostruendo dettagliatamente le dinamiche che hanno portato a 17 manifestanti contusi, di cui 11 minorenni, e due feriti tra le forze dell'ordine.
Fatti sui quali sono in corso verifiche da parte del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, anticipa Piantedosi, e che verranno effettuate anche sulla base di video e foto realizzati dalla Digos, prassi consolidata che viene abitualmente usata proprio per moniatorare quanto accade n queste circostanze.
L'applauso per la dichiarazione di fiducia nelle forze dell'ordine
La dichiarazione di massima fiducia nelle forze dell'ordine scatena un applauso nell'uditorio, così come più di un passaggio genera proteste e urla dalle opposizioni richiedendo più volte il richiamo del presidente dell'assemblea.
1700 finora le manifestazioni per il conflitto israelo-palestinese
Sono 11.219 le manifestazioni che nel corso del 2023 hanno richiesto l'impegno di operatori per garantire l'ordine pubblico. Numeri che sono andati intensificandosi in seguito allo scoppio cel conflitto israelo-palestinese per il qule si sono svolte già oltre 1700 iniziative su tutto il territorio.
Piantedosi ha sottolineato, per tranquillizzare gli animi circa un presunto restringimento delle libertà, che in molti Paesi europei non tutte le manifestazioni vengono permesse mentre in Italia fin dall'inizio del conflitto la linea del governo è sempre stat improntata alla massima libertà in questo senso. Son 120, ha sottolineato Piantedosi, i poliziotti che sono rimasti feriti nel corso delle manifestazioni dello scorso anno.
“Non c'è in alcun modo un disegno contro il dissenso”
“Proprio i numeri delle manifestazioni smentiscono nel modo più assoluto che ci sia un disegno per reprimere un dissenso politico”. Afferma, “nè che ci siamo indicazioni per cambiare la gestione dell' ordine pubblico”.
Non solo: a chi punta il dito su un presunto restringimento dele libertà di manifestare, il ministro ricorda che negli anni scorsi, e con governi di diverso colore, accadimenti simili si sono verificati in modo analogo e talvolta con incidenti più gravi.
Identificazioni per operazioni “ad alto impatto”
Il governo ha un solo obiettivo in queste circostanze: che ogni evento si svolga in modo pacifico.
Il ministro ha inteso, nell'occasione, fare chiarezza su una presunta volontà persecutoria che si sarebbe manifestata con un maggior numero di identificazioni di Polizia: “Ne approfitto per sottolineare, per chi ha voluto collegare le identificazioni delle forze di polizia a ciò che è accaduto che si tratta dell'effetto delle operazioni cosiddette “ad alto impatto”, attività richieste dai cittadini e che si svolgono d'intesa con le amministrazioni locali”.
L'invito del ministro, nella ricerca del difficile equilibrio tra la libertà di manifestazione e la necessita di sicurezza, è che tutti rispettino le regole, proprio per permettere che gli eventi si svolgano senza fraintendimenti e per evitare intrusioni dell'area antagonista, attenzioni che vanno ulteriormente considerate quando sono presenti giovanissimi.
L'aggressione di Torino e il crescente fermento degli antagonisti
Verso la fine del suo intervento il ministro, ricordando l'aggressione alla volante della polizia avvenuta a Torino nel pomeriggio di ieri, alza la soglia di attenzione: “E' stato riscontrato un crescente fermento delle aree studentesche antagoniste in un clima di crescente aggressività nei confronti delle forze dell 'rdine per aumentare il livello di contrapposizione tra piazza e istituzioni”.
Nel caso di Torino, Piantedosi , dopo aver ringraziato tutte le istituzioni per la solidarietà ai poliziotti , ha sottolineato come l'assalto da parte di un nutrito gruppo di anarchici fosse stato messo in atto per liberare un individuo pluripregiudicato.
L'invito ad abbassare i toni
“Condivido le parole del presidente Mattarella, ha detto Piantedosi, all indomani degli scontri di Pisa: sono anch'io convinto che l'autorevolezzadelle forze di polizia non si nutre dell'uso della forza ma di centinaia di caduti nella lotta alla criminalità, una stori che merita il rispetto di tutti.
Del presidente condivido anche la condanna all'aggressività verbale, la condanna delle effigi bruciate. Abbiamo davanti un periodo caratterizzato da crisi internazionali ed economiche, dalle prossime elezioni per cui è il caso che tutti abbassino i toni”.