lineaitaliapiemonte.it | 15 gennaio 2024, 22:26

Il 2024 inizia male: Mirafiori si ferma per tre settimane, in cassa 2.260 addetti

Dopo la sosta a cavallo del nuovo anno, ancora un annuncio di stop dal 12 febbraio al 3 marzo sulla linea 500E e Maserati. La motivazione fornita dall’azienda è riconducibile alla necessità di adeguare i flussi produttivi delle vetture assemblate al transitorio andamento della domanda di mercato. Lazzi, Fiom: “Il 2024 non poteva iniziare peggio di così”

Il  2024 inizia male: Mirafiori si ferma per tre settimane, in cassa 2.260 addetti

La FIOM CGIL di Torino rende noto che oggi lunedì 15 gennaio, sono state comunicate, ai delegati sindacali della Carrozzeria di Mirafiori, altre tre settimane di fermata produttiva per 2.260 addetti.

La motivazione fornita dall’azienda è riconducibile alla necessità di adeguare i flussi produttivi delle vetture assemblate, al transitorio andamento della domanda di mercato.

Edi Lazzi, segretario generale della FIOM-CGIL di Torino dichiara: «il 2024 non poteva iniziare peggio di così. Dopo lo stop per un intero mese a scavallo dellanno, ecco che arriva la nuova comunicazione di cassa integrazione. Sono numeri inquietanti, tanto più alla luce dello sbarco nel mercato statunitense della 500 elettrica. Mirafiori è in agonia, è necessario darle ossigeno con nuove produzioni. Questo è un altro segnale che mi fa sostenere che abbiamo fatto bene con Fim e Uilm, a scrivere il documento unitario per il rilancio di Mirafiori e dellautomotive in generale».

Gianni Mannori, responsabile FIOM di Mirafiori dichiara: «la cassa integrazione penalizza in modo significativo a livello economico le lavoratrici e i lavoratori. Con il 2024 siamo entrati nel diciassettesimo anno consecutivo di utilizzo degli ammortizzatori sociali in Carrozzeria. Questo vuol dire che gli operai hanno perso decine di migliaia di euro di stipendio nel corso di questo lunghissimo tempo. Ecco perché abbiamo chiesto allazienda, senza al momento ricevere risposta, di integrare economicamente il differenziale retributivo anche a fronte dei grandi introiti che il gruppo Stellantis ha fatto nel corso del 2023».

Comunicato stampa