lineaitaliapiemonte.it | 21 novembre 2023, 16:41

TeConnectivity di Collegno, l'azienda conferma: si chiude, 222 lavoratori a casa

La proprietà di Te Connectivity, azienda che nel sito di Collegno (Torino) produce connettori elettrici nel settore del bianco, ha confermato oggi le voci di chiusura dello stabilimento. 222 i lavoratori coinvolti. L'azienda parla di “riorganizzazione a livello globale delle attività produttive della divisione elettrodomestici”, i sindacati: è delocalizzazione

TeConnectivity di Collegno, l'azienda conferma: si chiude, 222 lavoratori a casa

Le voci che si erano rincorse negli ultimi giorni hanno trovato oggi conferma ufficiale: all’incontro tenutosi presso l’Unione Industriali di Torino, la Te Connectivity Italia ha annunciato la chiusura del sito di Collegno.

Chiusura entro settembre 2025

Il gruppo avrebbe deciso nel board del 15 novembre che la data definitiva per concludere le attività è settembre 2025. Il calo della domanda nel settore del bianco, questa la motivazione alla base della decisione che non tocca, al momento, le sedi di San Salvo (Chieti), Assago (Milano) e Frascati (Roma) . La decisione impatta su 222 persone tra TECI e TECID di Collegno.

Si delocalizza”

“Riorganizzazione a livello globale delle attività produttive della divisione elettrodomestici”, spiega l'azienda. Di fatto una delocalizzazione perchè, secondo quanto affermano i sindacati, le produzioni di connettori del bianco che rappresentano il grosso della produzione del sito saranno spostate negli USA e in Cina: “Riteniamo la decisione aziendale inaccettabile e incoerente con quanto finora condiviso ai tavoli sindacali ovvero il mantenimento della produzione, dell’occupazione e degli investimenti”.

Sciopero e assemblea sindacale ai cancelli

A questo punto i lavoratori intendono proseguire con lo stato di agitazione già dichiarato venerdi’ scorso. Mercoledì 22 novembre sono previste 8 ore di sciopero con presidio per tutti i turni e un’ assemblea sindacale davanti ai cancelli.

“Da subito attiveremo le segreterie sindacali nazionali per richiedere una celere apertura dei tavoli istituzionali competenti” affermano i delegati Fim , Marco Barbieri, e Fiom, Giorgia Perrone

Redazione