lineaitaliapiemonte.it | 16 novembre 2023, 12:37

“Altro che Milano: Torino guardi alle sue montagne e alle sue campagne”

Uncem scrive al sindaco di Torino perchè si faccia parte dirigente nel sostenere la vocazione di Torino capitale delle Alpi. Marco Bussone, presidente Uncem nazionale e Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte: “Si indica un Consiglio Comunale aperto a tutte le associazioni di categoria, il Terzo Settore, i sindacati, i dirigenti scolastici, di Torino, dei territori, del Piemonte, con i sindaci, i presidenti delle Unioni montane. Così Torino diventa un modello, per Milano e Belluno con le Olimpiadi 20 anni dopo”

“Altro che Milano: Torino guardi alle sue montagne e alle sue campagne”

Marco Bussone, presidente Uncem nazionale e Roberto Colombero, presidente Uncem Piemonte, lo hanno scritto al sindaco di Torino Stefano Lo Russo e ai consiglieri:"Uncem si augura che la Città di Torino, in Sala Rossa, trovi spazio per una seria discussione con tutti i consiglieri e gli assessori sulla vocazione a capitale alpina che deriva dalla vigilia delle Olimpiadi 2006, sostenuta in primis da Rinaldo Bontempi e Lido Riba, ma che il capoluogo del Piemonte ha sempre messo in un angolo. Si muova la politica. Agisca per dire in primis a comuni e ai territori 'siamo con voi'.

Su cosa intervenire

Ma in cosa si dovrebbe tradurre, in pratica, questa maggiore attenzione?L'elenco delle questioni sulle quali intervenire è molto chiaro, seppure articolato: riaprire ferrovie dismesse ad esempio, da Torino verso le valli, lavorare pere avere più medici di base, costruire un solido sistema istituzionale in dialogo con la Città, avere scuole in relazione tra paesi e città, disporre di infrastrutture verso la Francia “che siano degne di Alpi che uniscono e non dividono”. Temi, tra i tanti, che la Sala Rossa deve analizzare, discutere, sviluppare.

Serve un Consiglio Comunale aperto a tutte le realtà coinvolte

“Altro che Milano! Torino guardi ai territori. Montani e pure Langhe, Roero, Monferrato, Canavese, Pinerolese... e via così. Montagna e ruralità e aree agricole. Aree di relazione, da non bypassare, guardando alla Francia, a Nizza, a Lione, o anche a Milano e a Genova. Torino con la Sala Rossa raccolga il grido dei Comuni che chiedono aiuto e un patto, come abbiamo detto a Ostana. Ci sono validi assessori e consiglieri che sanno bene che le relazioni e la Città Metromontana, o se preferiscono il rapporto 'urbano-montano', le sinergie con le valli e i paesi, si fanno con la politica. Chiamando, per partire, in un Consiglio comunale aperto a Palazzo di Città, tutte le associazioni di categoria, il Terzo Settore, i sindacati, i dirigenti scolastici, di Torino, dei territori, del Piemonte, con i sindaci, i presidenti delle Unioni montane.

Con un patto vero Torino diventa un modello

Per un patto vero e sostanziale, che si muova sulle azioni politiche come Bontempi, Riba e tanti Amici e Amiche avevano chiesto prima delle Olimpiadi”. Solo così Torino, afferma Uncem, può diventare un modello, per Milano e Belluno con le Olimpiadi 20 anni dopo, per Imperia, Aosta, Brescia, Bergamo, Varese e via così fino a Udine e Gorizia: “Torino e la Sala Rossa non siano timidi. Capitale delle Alpi per un percorso vero della Città con i territori".

Redazione