lineaitaliapiemonte.it | 21 agosto 2023, 22:39

Blocco diesel Euro 5: “E' un lockdown ambientale che impedisce agli artigiani di lavorare”

De Santis, Confartigianato Torino: “Il blocco è un lockdown ambientale che impedisce agli artigiani di lavorare: quando gli incentivi?”

Blocco diesel Euro 5: “E' un lockdown ambientale che impedisce agli artigiani di lavorare”

Dal 15 settembre scatta il blocco dei veicoli più inquinanti, ora anche esteso ai diesel Euro 5, ma le reazioni del mondo imprenditoriale, oltre che dei cittadini è di allarme. Secondo Dino De Santis, presidente Confartigianato Torino, “è un provvedimento iniquo ed anti-imprenditoriale. Iniquo, perché penalizza le famiglie che non possono permettersi di sostituire l’auto: se non sei ricco non ti resta che viaggiare in bus (affidandosi ad un traporto locale sempre più costoso e inefficiente), oppure inforcare una bici o un monopattino. Anti-imprenditoriale, perché si fa finta di non sapere che il divieto di circolazione non si limita a penalizzare chi usa l’auto per recarsi al lavoro, ma impedisce di lavorare a tutti coloro-a cominciare dagli artigiani-per i quali il furgone non è un mezzo per spostarsi ma è un vero e proprio strumento di lavoro per raggiungere i clienti. In questo caso non si tratta di dover fare fronte a qualche disagio per sette mesi, bensì di non riuscire più a mandare avanti la propria attività imprenditoriale”. De Santis lamenta che non vi sia la volontà di varare misure strutturali per contrastare l’inquinamento, “a cominciare da interventi capillari e seri su caldaie, stufe a bio massa, impianti termici vari”. Il blocco anti-smog rappresenta, secondo Confartigianato, prediligere la soluzione più facile, ovvero impedire alle persone e alle imprese di spostarsi. “Diciamocela tutta: il blocco anti-smog è per le micro-imprese un vero e proprio lockdown imposto per ragioni non sanitarie ma ambientali. Un ulteriore colpo assestato ad un settore che dopo aver pagato un duro prezzo durante la pandemia ora si trova a fare i conti con le conseguenze dell’inflazione. Ma la cosa più sconcertante è che non si siano ancora previsti incentivi per la rottamazione, indispensabili per aiutare famiglie e artigiani ma anche l’intero settore dell’automotive: aspettiamo un intervento urgente da parte della Regione Piemonte”. De Santis nelle prossime settimane si farà portavoce delle imprese artigiane associate del territorio per evidenziare le innumerevoli criticità del provvedimento.

Redazione

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