lineaitaliapiemonte.it | 12 dicembre 2022, 10:29

Il dormitorio di via Po

Le immagini che ci inviano gli esercenti della storica via torinese sono esaustive: di notte è una sorta di dormitorio a cielo aperto, di giorno si aggiunge un clima di insicurezza alimentato da piccoli furti nei negozi e la generale sensazione di abbandono: “Perchè si permette questa situazione da terra di nessuno?”

Il dormitorio di via Po

Ci giungono le richieste “venite a vedere con i vostri occhi” ma le foto scattate dagli stessi residenti negli ultimi giorni non hanno bisogno di ulteriori descrizioni. In via Po, la storica e centrale via torinese, sono aumentati i clochard che si accampano per la notte e frequentemente stazionano anche di giorno. Forse provenienti da altre zone (ritenute più meritevoli di attenzione?), contrassegnano con la loro presenza tante vetrine, chi si costruisce un riparo con vecchi ombrelli, chi con qualche cartone, alcuni sono con il cane , tutti con il cartello che invita all'elemosina.

Non è certo il volere ignorare la povertà, piuttosto il timore che un tale degrado in povertà trascini anche altri. Alcune volte i commercianti chiamano i vigili chiedendo di fare spostare un accampamento dalla propria vetrina ma la manovra si risolve con lo spostamento di qualche metro: “Via Po è un disastro, racconta chi qui ha una attività commerciale, si fa già fatica con tutti gli aumenti, a tenere aperto. In zona degrado, furti, risse tra ragazzini, scippi. Adesso anche gli accampamenti con i turisti che fanno lo slalom. Ma come è possibile che non ci siano più controlli, soprattutto di notte?E dire che siamo una delle vie più antiche della città”.

L'atra mattina un commerciante ha trovato resti di un falò davanti alla propria vetrina. La povertà è un problema, chi teme di arrivarci, anche.

Redazione

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