lineaitaliapiemonte.it | 16 giugno 2022, 09:57

Quali sono le conseguenze psicologiche della pandemia sui cittadini piemontesi? Parte un 'indagine della Regione

Gli effetti negativi del Covid riguardano anche la sfera psicologica: i dati mostrano il 10% di intervistati che è ricorso ad antidepressivi, 21% che ha riportato sintomi ansiosi e il 70% degli studenti ha dichiarato un sensibile calo nella concentrazione nello studio. Avviato il percorso per un'indagine con il voto unanimemente favorevole in Commissione Sanità. Il consigliere leghista Stecco, medico e primo firmatario: “In Piemonte vogliamo andare oltre il dato scientifico per rispondere a un disagio che ha bisogno di un argine non solo medico”

Quali sono le conseguenze psicologiche della pandemia sui cittadini piemontesi? Parte un 'indagine della Regione

Con il via libera di mercoledì pomeriggio, arrivato all’unanimità e con il sì di tutti i gruppi consiliari presenti, si avvia il percorso per l’indagine della Quarta commissione Sanità del Consiglio regionale per comprendere le conseguenze psicologiche della pandemia sui cittadini piemontesi. Gli effetti a lungo termine del Covid-19 non si fermano infatti ai sintomi noti come la stanchezza, l’affanno, le difficoltà cardiorespiratorie e i disturbi cognitivi, ma arrivano a toccare la sfera emotiva e psicologica con dati che parlano di un 10% di intervistati che è ricorso ad antidepressivi, di un 21% che ha riportato sintomi ansiosi e del 70% degli studenti che ha dichiarato un sensibile calo nella concentrazione nello studio. 

A fronte di questi numeri, per indagare i disagi del post Covid è stata quindi presentata e approvata la mozione a prima firma del medico della Lega Salvini Piemonte Alessandro Stecco.

“Con questa mozione - commenta Stecco, medico e professore universitario - prendiamo in carico, nella Commissione consiliare che si occupa della salute dei piemontesi, il compito di effettuare una indagine sulle conseguenze psicologiche e psichiche della pandemia, focalizzandoci sui disagi e sull’aumentato rischio suicidario, particolarmente significativo nei minori, nei soggetti fragili e nelle persone che hanno dovuto affrontare il Covid a livello professionale”. 

“La pandemia - ha proseguito il vercellese Alessandro Stecco - ha palesato le vulnerabilità e le fragilità dei nostri sistemi sociali e ha portato con sé effetti psicologici anche gravi sui singoli, talvolta con sintomatologia depressiva o post-traumatica. È la scienza a confermare che le reazioni psicologiche a eventi di tale potenza includono comportamenti disadattivi, stress emotivo e risposte difensive come ansia, paura, frustrazione, solitudine, rabbia, noia, depressione, somatizzazioni di vario tipo, con casi limite che arrivano al suicidio. In Piemonte vogliamo andare oltre il dato scientifico e utilizzarlo per supportare la programmazione di risposte, sistematiche e strutturate, a un disagio che ha bisogno di un argine non solo medico ma multidisciplinare”.

Redazione

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