lineaitaliapiemonte.it | 12 aprile 2022, 15:41

Ucraina, 8.450 i profughi accolti in Piemonte: la Regione garantisce uno standard adeguato

Il Coordinamento regionale per l’emergenza profughi ha presentato l’aggiornamento settimanale del Piano regionale per l’accoglienza dei rifugiati ucraini al Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, oggi in visita in Piemonte. La Regione garantisce ai profughi uno standard adeguato di quotidianità: l’accesso al sistema sanitario e di istruzione piemontesi, il diritto al lavoro e la gratuità dei trasporti pubblici nei primi giorni

Ucraina, 8.450 i profughi accolti in Piemonte: la Regione garantisce uno standard adeguato

IlCoordinamento regionale per l’emergenza profughi ha presentato l’aggiornamento settimanale del Piano regionale per l’accoglienza dei rifugiati ucraini al Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, oggi in visita in Piemonte, e al Capo del Dipartimento per le Libertà Civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno e Commissario Delegato per i minori non accompagnati Francesca Ferrandino, collegata in remoto.

Il presidente della Regione Piemonte con l’assessore alla Protezione civile e Gestione emergenza profughi ucraini, l’assessore ai Bambini, il console onorario di Ucraina a Torino Dario Arrigotti e il prefetto di Torino Raffaele Ruberto hanno illustrato gli aggiornamenti principali del Piano, per il quale Fabrizio Curcio ha espresso apprezzamento per la rispondenza all’impostazione nazionale del sistema di accoglienza e per la completezza delle misure previste.

Il Capo Dipartimento della Protezione civile ha confermato la pubblicazione del bando per l’ampliamento di 15.000 posti nelle strutture del Terzo Settore, che consentirà anche al Piemonte di accogliere i flussi di rifugiati previsti nelle prossime settimane.

Standard adeguato

Il presidente della Regione Piemonte, con gli assessori delegati in materia, ha sottolineato l’attivazione di numerose misure per garantire uno standard adeguato di quotidianità a chi sta fuggendo dalla guerra, tra cui l’accesso al sistema sanitario e di istruzione piemontesi, il diritto al lavoro e la gratuità dei trasporti pubblici nei primi giorni di arrivo.

Contributo per le famiglie

Durante l’incontro è stato ricordato anche il contributo mensile diretto per i profughi ospitati in Italia attivato dal Governo e, da parte sua, la Regione Piemonte ha sottolineato come, dal momento che non è stata ancora prevista una misura analoga per aiutare anche le famiglie che si stanno facendo spontaneamente carico dell’ospitalità, sta lavorando ad una propria misura in tal senso.

I numeri e i luoghi dei rifugiati

L’aggiornamento settimanale dell’accoglienza in Piemonte evidenzia la presenza di 8.450 rifugiati ucraini, dei quali 7.409 ospitati presso la rete di accoglienza spontanea familiare o di conoscenti o delle realtà sociali del territorio, 553 nelle strutture individuate dalla Protezione Civile regionale, 488 nei CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) e attraverso il SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) sotto il coordinamento delle Prefetture (in allegato il dettaglio territoriale).

Covid, tamponi e vaccini

Sul fronte sanitario sono stati registrati 3.575 tamponi Covid e sono 1.316 i rifugiati che hanno ricevuto il vaccino.

Famiglie piemontesi che ospitano

Sono, inoltre, 4.850 le famiglie piemontesi che hanno manifestato attraverso i canali della Regione Piemonte la disponibilità ad ospitare i profughi ucraini (in allegato il dettaglio territoriale).

Inserimento scolastico

Prosegue anche l’inserimento scolastico dei bambini e dei ragazzi ucraini nelle scuole piemontesi. L’Ufficio Scolastico Regionale ha comunicato i dati aggiornati all’11 aprile, che vedono 1.355 alunni inseriti, di cui 1.222 ‘validati’, ovvero che hanno ultimato la documentazione ufficiale dopo il primo inserimento (dettaglio territoriale in allegato). È stata inoltre attivata a livello nazionale la mail https://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/ per individuare le informazioni sulla sede dell’Istituto scolastico più vicino al domicilio, a seconda del grado di scuola da frequentare secondo l’ordinamento scolastico italiano.

Redazione

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