lineaitaliapiemonte.it | 07 aprile 2022, 16:42

Unione Industriali Torino, Marsiaj: “Gli incentivi sono una boccata d’ossigeno per il mercato dell’auto. Aspettiamo gli interventi per sostenere le imprese nella transizione verso l’elettrico”

Soddisfazione è espressa dal presidente dell'Unione Industriali Torino, Giorgio Marsiaj, per i 650 milioni di euro destinati all’acquisto di veicoli green per il 2022, 2023 e 2024, stanziati dal Governo: “ Un primo passo e una boccata d'ossigeno per l'automotive”

Unione Industriali Torino, Marsiaj: “Gli incentivi sono una boccata d’ossigeno per il mercato dell’auto. Aspettiamo gli interventi per sostenere le imprese nella transizione verso l’elettrico”

La dichiarazione del presidente dell'Unione industriali di Torino Giorgio Marsiaj: “Finalmente una boccata d’ossigeno per il mercato dell’auto! I 650 milioni di euro destinati all’acquisto di veicoli green per il 2022, 2023 e 2024, stanziati dal Governo, sono un primo passo importante per sostenere il settore in un momento in cui sta affrontando contemporaneamente l’impennata dei costi dell’energia e delle materie prime, la carenza di microchip e soprattutto il difficile passaggio all’elettrico. Sono soddisfatto che siano comprese anche le auto con motore a combustione interna a basse emissioni per facilitare il rinnovo del parco auto circolante, che in Italia è tra i più vecchi d’Europa.

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, in visita martedì scorso a Torino, ha sottolineato l’importanza della città e dell’auto per l’economia italiana, mettendo in risalto come sia fondamentale che istituzioni pubbliche e imprese collaborino per creare futuro. Gli oltre 1,1 miliardi previsti dal Patto siglato con il Comune di Torino sono una opportunità che non possiamo perdere. Noi come Unione Industriali stiamo facendo la nostra parte e continueremo a impegnarci con grande convincimento in questa direzione. Per quanto riguarda lo stanziamento del Governo di 8,7 miliardi fino al 2030 per l’automotive in Italia, confermato dal Presidente del Consiglio, manca ancora la definizione di come verranno articolati gli interventi di supporto alla transizione tecnologica. Ma l’intenzione c’è e questo è senz’altro positivo perché abbiamo bisogno di una politica industriale che accompagni i costruttori e le imprese della componentistica nel cruciale passaggio dalla mobilità tradizionale a quella sostenibile, sull’esempio di Germania e Francia”.

Redazione

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