Editoriali | 21 novembre 2021, 23:25

Dilettante allo sbaraglio

Si non potes inimicum tuum vincere, habeas eum amicum. Ma invece di seguire la saggezza di Giulio Cesare, cercando il dialogo con gli scettici verso il vaccino, Draghi preferisce farsi infinocchiare da politicanti e stregoni, accanendosi contro un’esigua minoranza di 6 milioni di irriducibili, la quale, con la decurtazione del green pass a 9 mesi, si amplierà ulteriormente in modo cospicuo. La situazione economica si sta aggravando giorno per giorno e diversi analisti economici paventano l’esplosione di una bolla finanziaria che potrebbe travolgere le economie occidentali e allora, all’evidenza del fallimento del vaccino con i contagi in crescita vertiginosa, si aggiungerà la rabbia di milioni di lavoratori impoveriti e senza speranza e senza futuro. Considerato l’evidente stato di difficoltà, un vero stratega avrebbe evitato una guerra su due fronti, ma Draghi si sta comportando come un dispettoso e sprovveduto dilettante allo sbaraglio

Dilettante allo sbaraglio

A causa dei lockdown e della conseguente crescita esponenziale dell’indebitamento per sostenere i redditi ed evitare i fallimenti, le nazioni occidentali si trovano oggi in una condizione pericolosa: alla bassa o nulla crescita dell’economia rispetto al 2019, dove le cose andavano già male, si aggiunge un’inflazione cavalcante, che negli USA ha superato Il 6%. Quest’inflazione si sta mangiando il già magro reddito dei cittadini. Ma ancor peggio molti analisti prevedono l’esplodere di una bolla finanziaria di enormi proporzioni, che potrebbe travolgere i governi più indebitati e con le fondamenta più fragili, come quello italiano.

E allora in un contesto economico così grave che senso ha mettersi contro una minoranza combattiva che si ostina a non volersi fare vaccinare? Non c’è nemmeno la scusa della bassa vaccinazione della popolazione, come in Austria, visto che l’Italia si appresta a raggiungere il 90% di vaccinati fra la popolazione adulta.

Lo stesso dott. Crisanti in un’intervista ha detto testualmente: “Questa caccia alle streghe sui no vax toglie l’obiettivo principale …” Il dott. Crisanti ha ragione, tanto nel caso che l’obiettivo principale sia quello di contrastare il virus, quanto nel caso che si voglia nascondere i fallimenti del vaccino accanendosi contro i no pass, cercando così di guadagnarsi il consenso di quelli che ssi sono dovuti sottoporre al trattamento.

Difatti restrizioni mirate solo per i no vax sarebbero ininfluenti ai fini della riduzione della diffusione del contagio, dato che l’Italia è una delle nazioni più vaccinate del mondo. Se poi, come accaduto in Austria, i contagi e i decessi dovessero continuare a crescere dopo l’introduzione delle restrizioni, come si può continuare con la favola che è tutta colpa dei no vax ?

Ma è con il green pass ridotto a 9 mesi che Draghi rischia di andarsi a schiantare. Questo perché nei prossimi mesi milioni di italiani che già si erano fatti iniettare due volte di mala voglia perché costretti, dovranno subire la terza dose. Rispetto ai no vax 2 i nuovi renitenti si sentiranno ingannati e umiliati: ingannati perchè avevano accettato loro malgrado di farsi iniettare col subdolo pretesto che così “saranno stati più liberi” e non li avrebbero più molestati. Umiliati perché per poter lavorare e mantenere sé stessi e la famiglia saranno costretti a farsi infilare nuovamente nel braccio quella roba, non potendo farsi tamponare ogni giorno il naso per il resto della vita.

Però al contrario degli ultra sessantenni terrorizzati che si farebbero volentieri iniettare la dose ogni 6 mesi, i no vax 3 appartengono alle stesse categorie sociali nelle quali si annidano i no vax 2: operai, disoccupati, ceto medio impoveriti delle scellerate politiche dei governi. E se la situazione economica dovesse precipitare ulteriormente, con il governo in crisi di consensi e i partiti di governo spernacchiati dai loro stessi elettori, alla protesta degli operai e degli impoveriti potrebbe aggiungersi anche quella borghesia intellettuale che non è stata beneficiata dalla pandemia e quindi più sensibile al degrado economico e morale in cui è precipitata la nazione.

G.C.

Ti potrebbero interessare anche: