I lavoratori ex Embraco ci provano: venerdì in occasione della sua visita torinese, vorrebbero incontrare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per consegnargli personalmente una lettera e illustrargli la situazione che stanno vivendo da diversi anni a livello lavorativo ed esistenziale. Si spingono fino ad invitarlo alla tenda del lavoro di Torino in Piazza castello davanti alla regione Piemonte, a quello che è diventato un presidio fisso che ricorda una delle crisi industriali più segnanti della regione e non solo.
Intanto Fim, Fiom, Uilm, Uglm Torino, a nome e per conto dei lavoratori Embraco (oggi fallimento Ventures), richiedono una convocazione urgente del tavolo di crisi da parte del ministero dello Sviluppo economico. Nonostante le molte richieste formali inviate nei mesi passati a firma delle Organizzazioni Sindacali e delle Istituzioni locali (Regione Piemonte e Città di Torino), a oggi non è pervenuta alcuna comunicazione al riguardo.
Le organizzazioni sindacali ricordano che l’ultima riunione del tavolo di crisi si è svolta il 23 aprile 2021, che il 22 gennaio 2022 termineranno gli ammortizzatori sociali e che nessuna soluzione a tutela della occupazione è stata presentata. Il tempo a disposizione è sempre di meno.
“Visto l’importante impegno preso all’unanimità dal Consiglio Regionale del Piemonte il 2 novembre 2021 e le notizie di stampa circa un possibile progetto di reindustrializzazione, riteniamo urgente coinvolgere il Presidente della Regione Piemonte e il Sindaco della Città Metropolitana di Torino per discutere e decidere le opportune iniziative da assumere per ottenere un obiettivo comune: difendere i posti di lavoro e il nostro territorio”. Intanto il senza dimora che si è accasato vicino alla tenda del lavoro suona come una sorta di memento che non permette di abbassare l'attenzione sul futuro di 400 persone e delle loro famiglie.