lineaitaliapiemonte.it | 04 marzo 2021, 23:32

Covid: il Tar del Lazio condanna le linee guida ministeriali su “vigile attesa”

Il Tribunale Amministrativo del Lazio ha accolto l'istanza presentata dai medici del Comitato Cura Domiciliare Covid-19 ritenendo fondata la richiesta dei medici di prescrivere i farmaci che essi ritengono più opportuni “in scienza e coscienza” contro la nota dell'Aifa che prevede nei primi giorni di malattia la sola “vigile attesa” e la somministrazione di paracetamolo. Il presidente del Comitato: “Ora ci aspettiamo immediata revisione delle linee guida ministeriali”

Covid: il Tar del Lazio condanna le linee guida ministeriali su “vigile attesa”

Il TAR DEL LAZIO ha condannato le linee guida ministeriali su “vigile attesa”. Il ricorso era stato presentato dal Comitato Cura Domiciliare Covid-19 rappresentato dagli avvocati Erich Grimaldi e Valentina Piraino nei confronti del Ministero della Salute, Aifa - Agenzia Italiana del Farmaco per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, della nota AIFA del 9 dicembre 2020 recante “principi di gestione dei casi covid19 nel setting domiciliare” nella parte in cui nei primi giorni di malattia da Sars-covid, prevede unicamente una “vigilante attesa” e somministrazione di fans e paracetamolo, e nella parte in cui pone indicazioni di non utilizzo di tutti i farmaci generalmente utilizzati dai medici di medicina generale per i pazienti affetti da covid.

Secondo il tribunale il ricorso appare fondato, “in relazione alla circostanza che i ricorrenti fanno valere il proprio diritto/dovere, avente giuridica rilevanza sia in sede civile che penale, di prescrivere i farmaci che essi ritengono più opportuni secondo scienza e coscienza, e che non può essere compresso nell’ottica di una attesa, potenzialmente pregiudizievole sia per il paziente che, sebbene sotto profili diversi, per i medici stessi”. La sentenza potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione nella gestione dei malati Covid nei primi giorni di malattia che ora possono essere curati secondo “scienza e coscienza” senza dover perdere tempo prezioso nella “vigile attesa”.

Grande soddisfazione è stata espressa dal Comitato promotore del ricorso: “Ora ci aspettiamo immediata revisione delle linee guida ministeriali. Lasciare i malati senza cure precoci a domicilio è inaccettabile”

Patrizia Corgnati

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