lineaitaliapiemonte.it | 23 giugno 2020, 16:02

Ex Embraco, la Prefettura di Torino scrive al Mise e alla Presidenza del Consiglio: subito il tavolo di crisi

Le organizzazioni sindacali Fiom, Fim e Uilm: abbiamo chiesto alla Prefettura di farsi portavoce della nostra richiesta di convocazione urgente del tavolo di crisi al Ministero della Sviluppo Economico mettendo all’ordine del giorno: 1)la continuità degli ammortizzatori sociali anche nel passaggio alla procedura concorsuale; 2) la programmazione e, successivamente, l’implementazione di nuovi progetti industriali; 3)l’attivazione di politiche attive

Ex Embraco, la Prefettura di Torino scrive al Mise e alla Presidenza del Consiglio: subito il tavolo di crisi

Questa mattina, 23 giugno 2020, i lavoratori ex Embraco hanno manifestato sotto il palazzo della Prefettura di Torino.

Il vice Prefetto ha incontrato la delegazione di FIM FIOM UILM e RSU di stabilimento. All’incontro erano presenti, in rappresentanza del territorio, i Sindaci di Chieri, Riva presso Chieri, Villanova d’Asti, l’assessore al lavoro del Comune di Nichelino, ed è intervenuto Andrea Tronzano, assessore al Bilancio e per lo sviluppo delle attività produttive della Regione Piemonte.

Le OS hanno chiesto alla Prefettura di farsi portavoce della richiesta di convocazione urgente del tavolo di crisi al Ministero della Sviluppo Economico. Il vice Prefetto ha comunicato che avrebbe da subito provveduto a scrivere il rapporto al MiSE, al Ministero degli Interni e anche alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, mettendo all’ordine del giorno:

  1. la continuità degli ammortizzatori sociali anche nel passaggio alla procedura concorsuale;

  2. la programmazione e, successivamente, l’implementazione di nuovi progetti industriali;

  3. l’attivazione di politiche attive.

“Oggi più che mai, vista l’ipotesi di bancarotta e la richiesta di fallimento, è necessario il ruolo del Ministero dello Sviluppo economico che, insieme a Regione Piemonte, Città di Torino, i comuni interessati e le Parti Sociali, deve convocare i responsabili della vicenda, a partire da Whirlpool, e individuare il percorso necessario a una vera soluzione in grado di fare ripartire delle attività industriali e di ridare la dignità del lavoro a 407 famiglie di lavoratori torinesi.

È sempre più urgente sviluppare la proposta di realizzare un impianto per la produzione di batterie per la mobilità sostenibile del futuro nel sito di Riva di Chieri, inserendosi nei progetti che si stanno avviando a livello europeo.

Come organizzazioni sindacali, insieme alla Rsu e ai lavoratori, continueremo a mobilitarci con tutte le nostre forze per avere giustizia e lavoro, e promuoveremo tutte le iniziative necessarie, anche a livello legale”.

Redazione

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