lineaitaliapiemonte.it | 21 aprile 2019, 17:18

Parco della Salute: il "Dibattito pubblico " è un obbligo.

Il "Dibattito pubblico" è previsto dal nuovo codice degli appalti. Rinascimento Europeo lo anticipa con un incontro il 30 aprile presso il Centro studi San Carlo.

Parco della Salute: il "Dibattito pubblico " è un obbligo.

“A maggio 2018 è stato approvato un decreto che stabilisce quali opere pubbliche devono essere sottoposte al “Dibattito pubblico”: si tratta di tutte le opere e infrastrutture di uso sociale , sportivo, culturale, scientifico che costano dai 300 milioni di euro in su”. Quindi, per un'opera come il Parco della Salute di Torino, il dibattito pubblico non è un optional ma un obbligo: i cittadini hanno il diritto di vederlo applicare.

Già lo scorso anno, su questo giornale, il professor Carlo Manacorda, docente di economia e esperto di bilanci pubblici, aveva spiegato come si articola il diritto dei cittadini di essere informati sulle grandi opere pubbliche.

Ora il tema è diventato di stretta attualità e a giorni dovrebbe partire una lettera dal Ministero della Salute che inviterà la Regione Piemonte a procedere col suddetto dibattito. Il presidente Chiamparino ha già ribadito che “le nostre procedure per la realizzazione del Parco sono cominciate prima dell'approvazione del nuovo codice degli appalti quindi non ci sarà azzeramento della procedura”. Tuttavia, ha sottolineato, “apriremo comunque il dibattito pubblico e non solo perchè non lo temiamo ma anche perchè siamo convinti che potrà servire a dare alla commissione elementi aggiuntivi per scegliere il progetto migliore”. Posizioni dunque tanto cortesi quanto ferme da entrambe le parti.

Intanto l'associazione “Rinascimento Europeo”, cui partecipa lo stesso professor Manacorda, ha inviato una lettera a tutti gli attori istituzionali coinvolti nella questione, firmata dal portavoce, avvocato Stefano Commodo, di richiesta di dibattito pubblico, anticipandolo con un incontro alle 17.30 presso il Centro studi San Carlo di via Monte di Pietà 1 a Torino.




Redazione

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